COMUNICAZIONI VARIE


Marzo 2025
(acred922)
CONVERSIONE CODICE ATECO 2025

A seguito del presente aggiornamento, è possibile eseguire la procedura ‘Raccordo codici da Ateco 2007 a Ateco 2025’, per avvalorare automaticamente il codice attività ATECO 2025.

Ricordiamo che la procedura in questione era stata rilasciata con l’aggiornamento Acred920 del 31/03/2025, tuttavia con il successivo aggiornamento Acred921 del 1/04/2025 avevamo segnalato che occorreva attendere un ulteriore aggiornamento, prima di eseguirla in modalità ‘Definitiva’, in quanto alcuni codici Ateco 2025 non risultavano abbinati correttamente al codice Ateco 2007, secondo l’ultima versione della tabella di raccordo pubblicata in data 31/03/2025.

Con il presente aggiornamento, la procedura ‘Raccordo codici da Ateco 2007 a Ateco 2025’ risulta conforme all’ultima versione della tabella di raccordo sopra citata, quindi può essere eseguita in modalità ‘Definitiva’.

Precisiamo che alcuni codici Ateco 2025 che venivano considerati nella precedente versione della procedura, non sono risultati corretti secondo la suddetta tabella di raccordo, mentre altri codici Ateco 2025 che nella precedente versione della procedura non venivano considerati, possono invece essere avvalorati automaticamente.

ATTENZIONE: Nel caso in cui la procedura ‘Raccordo codici da Ateco 2007 a Ateco 2025’ sia già stata eseguita in modalità ‘Definitiva’ PRIMA del presente aggiornamento, occorre procedere come di seguito indicato.

  • Eseguire innanzitutto la nuova procedura ‘Rimozione codici Ateco 2025 errati’ (descritta più avanti), per annullare i codici Ateco 2025 che risultano attribuiti in modo errato rispetto al codice Ateco 2007.

  • Dopo aver eseguito la nuova procedura indicata al punto A, eseguire nuovamente la procedura ‘Raccordo codici da Ateco 2007 a Ateco 2025’, allo scopo di avvalorare ulteriori codici Ateco 2025.

  • Se, invece, la procedura ‘Raccordo codici da Ateco 2007 a Ateco 2025’ NON è stata eseguita in modalità ‘Definitiva’ PRIMA del presente aggiornamento, allora è possibile eseguirla direttamente. In questo caso, quindi, non deve essere eseguita la procedura ‘Rimozione codici Ateco 2025 errati’.

    RIMOZIONE CODICI ATECO 2025 ERRATI
    Come già detto, la nuova procedura per la rimozione dei codici Ateco 2025 (attribuiti in modo errato) deve essere eseguita SOLO nel caso in cui la procedura ‘Raccordo codici da Ateco 2007 a Ateco 2025’ sia stata eseguita in modalità ‘Definitiva’ PRIMA del presente aggiornamento.

    La procedura per la rimozione dei codici Ateco 2025 si trova sul menù Amministrazione → Amministratore dello Studio → Procedure di elaborazione e stampa → Rimozione codici Ateco 2025 errati.

    Consigliamo di eseguire la procedura prima in modalità Provvisoria (‘P’), per generare soltanto l’elenco dei casi interessati, poi in modalità Definitiva (‘D’), per rimuovere effettivamente i codici Ateco 2025 attribuiti in modo errato.

    La procedura genera la stampa ‘CorrAtec25.pdf’ (in formato pdf), corrispondente all’elenco delle aziende sulle quali era stato attribuito un codice Ateco 2025 non corretto rispetto alla nuova tabella di raccordo.
    Eseguendo la procedura in modalità ‘Definitiva’, il codice Ateco 2025 viene rimosso nei casi riportati nell’elenco prodotto.

    Precisiamo che la stampa ‘CorrAtec25.pdf’ non viene prodotta nel caso in cui non risulti presente, in archivio, neppure un codice Ateco 2025 attribuito in modo errato (si tratta di un’eventualità improbabile ma non impossibile).

    Dopo aver eseguito la procedura ‘Rimozione codici Ateco 2025 errati’ in modalità ‘Definitiva’, è necessario eseguire la procedura ‘Raccordo codici da Ateco 2007 a Ateco 2025’, secondo le modalità descritte nell’aggiornamento Acred920 del 31/03/2025 (come più avanti precisato).

    La procedura ‘Raccordo codici da Ateco 2007 a Ateco 2025’ deve essere eseguita anche nel caso in cui non sia stata prodotta la stampa ‘CorrAtec25.pdf’ per mancanza di codici Ateco 2025 attribuiti in modo errato.

    VALORIZZAZIONE AUTOMATICA CODICI ATECO 2025
    A seguito del presente aggiornamento, deve essere eseguita la procedura ‘Raccordo codici da Ateco 2007 a Ateco 2025’.

    Come già detto, tale operazione deve essere effettuata sia nel caso in cui la stessa procedura non fosse stata ancora eseguita in modalità ‘Definitiva’, sia nel caso in cui fosse già stata eseguita in modalità ‘Definitiva’ (in quest’ultima condizione, occorre eseguire PRIMA la procedura ‘Rimozione codici Ateco 2025 errati’, descritta nel paragrafo precedente).

    Ricordiamo che la procedura per l’avvaloramento automatico del codice Ateco 2025 si trova sul menù Amministrazione → Amministratore dello Studio → Procedure di elaborazione e stampa → Raccordo codici da Ateco 2007 a Ateco 2025.

    Consigliamo di eseguire la procedura prima in modalità Provvisoria (‘P’), per generare soltanto l’elenco dei casi interessati, poi in modalità Definitiva (‘D’), per avvalorare effettivamente il codice Ateco 2025.

    Sulla procedura è possibile indicare una data, in formato GG/MM/AAAA, allo scopo di escludere le aziende cessate prima della data indicata. La data di cessazione che viene controllata è quella presente sul servizio Ditta – Abilitazione.
    Vengono considerate anche eventuali aziende non presenti su Ditta – Abilitazione, nel caso in cui risultino inserite sul servizio Ditta – Azienda (ad esempio, aziende per le quali viene gestito soltanto il modello 770): per tali aziende non viene effettuato alcun controllo rispetto alla data di cessazione.

    La procedura genera l’elenco delle aziende trattate: ‘RaccAtec25.pdf’ (formato pdf) e ‘RaccAtec25.csv’ (formato csv).
    Sugli elenchi sono riportate sia le aziende sulle quali è stato attribuito il codice Ateco 2025, sia le aziende sulle quali non è stato attribuito il nuovo codice: su queste ultime, le colonne relative al codice Ateco 2025 non risultano compilate.

    Sulla stampa prodotta possono risultare contrassegnati con un asterisco (‘*’) alcuni codici Ateco 2025: tale condizione può presentarsi, innanzitutto, se alcuni codici Ateco sono stati inseriti manualmente su alcune aziende.
    La stessa condizione, inoltre, si presenta nel caso in cui la procedura sia stata eseguita in modalità ‘Definitiva’ prima del presente aggiornamento: in questo caso, si tratta dei codici Ateco 2025 che risultano corretti anche secondo la nuova tabella di raccordo e che, quindi, non sono stati rimossi dalla procedura ‘Rimozione codici Ateco 2025 errati’.

    Le indicazioni dettagliate in merito ai criteri adottati per l’avvaloramento automatico del codice Ateco 2025, partendo dal precedente codice Ateco 2007, sono riportate nell’aggiornamento Acred920, al quale occorre fare riferimento.

    Ricordiamo che, nei casi in cui non viene attribuito automaticamente il codice Ateco 2025, occorre attribuirlo operando sul servizio Ditta – Azienda: nel campo ‘Codice ATECO 2025’ deve essere indicato il codice da attribuire, selezionandolo dall’apposita finestra.

Marzo 2025
(acred921)
CONVERSIONE CODICE ATECO 2025

Segnaliamo che, qualora la procedura ‘Raccordo codici da Ateco 2007 a Ateco 2025’ non sia ancora stata eseguita, è consigliabile attendere un ulteriore aggiornamento, prima di eseguirla per avvalorare il codice attività ATECO 2025.

L’ulteriore aggiornamento si è reso necessario in quanto alcuni codici Ateco 2025 non risultano abbinati correttamente al codice Ateco 2007, almeno secondo l’ultima versione della tabella di raccordo pubblicata da Istat in data 31/03/2025.

Anticipiamo, inoltre, qualora la suddetta procedura sia già stata eseguita in modalità ‘Definitiva’, sarà comunque possibile rilanciarla per rettificare i codici Ateco 2025 interessati dalla variazione.

Precisiamo che la procedura ‘Raccordo codici da CP 2011 a CP 2021’, relativa all’avvaloramento automatico del codice qualifica professionale CP 2021, può essere eseguita senza attendere ulteriori aggiornamenti.

Marzo 2025
(acred920)
NUOVE CODIFICHE ATECO 2025 / CP 2021

Come anticipato negli aggiornamenti di marzo 2025 Acred918 e Acred919, abbiamo predisposto la gestione delle nuove classificazioni ATECO 2025 relativa al tipo di attività e CP 2021 relativa alla qualifica professionale.

CODIFICA ATECO 2025

Il nuovo codice attività ATECO 2025 viene gestito sui seguenti servizi del ramo Paghe:

  • Ditta – Azienda: il nuovo campo ‘Codice ATECO 2025’ è riportato nella sezione ‘Attività prevalente’ ed è sempre obbligatorio. Nella stessa sezione si trova anche il precedente codice attività, adesso denominato ‘Codice ATECO 2007’. Inoltre è presente il campo ‘Descrizione sintetica attività’, nel quale occorre indicare una descrizione abbreviata dell’attività (in precedenza veniva riportata la descrizione del codice Ateco 2007, tuttavia la descrizione del codice Ateco 2025 risulta troppo lunga per poter essere riportata sulle stampe). Precisiamo che, al momento dell’inserimento di una nuova azienda o di variazione dell’attività, tutti i campi sopra descritti sono obbligatori; in un secondo momento, il codice Ateco 2007 sarà reso non obbligatorio.

  • Collocamento Telematico: il nuovo campo ‘Codice ATECO 2025’ è riportato sulla finestra ‘Dati Agg. 1’, insieme al precedente codice attività ‘Codice ATECO 2007’. I campi in questione vanno compilati soltanto nel caso in cui si debba indicare, sulle comunicazioni Unilav, un codice attività diverso da quello presente sul servizio Ditta – Azienda. Come più avanti precisato, per il momento sulle comunicazioni Unilav continua ad essere riportato il precedente codice Ateco 2007.

La codifica Ateco 2025 può essere gestita tramite la finestra ‘Tabelle’ → ‘Codici Attività Ateco 2025’, riportata nella parte sinistra del menù Paghe → Amministrazione del Personale. Precisiamo che la tabella dei codici Ateco 2025 risulta già precaricata e non dovrebbe essere necessario intervenire sui codici o sulle descrizioni presenti.

ATTENZIONE: È stata predisposta una procedura che consente di avvalorare automaticamente il nuovo campo ‘Codice ATECO 2025’ sul servizio Ditta – Azienda, partendo dall’attuale codice attività Ateco 2007.

La procedura che effettua tale operazione è la seguente: Amministrazione → Amministratore dello Studio → Procedure di elaborazione e stampa → Raccordo codici da Ateco 2007 a Ateco 2025.

La procedura può essere eseguita in modalità Provvisoria (‘P’), in modo da generare soltanto l’elenco delle aziende trattate, oppure in modalità Definitiva (‘D’), per avvalorare effettivamente il codice attività Ateco 2025 (consigliamo di eseguirla prima in modalità Provvisoria e verificare l’elenco prodotto, poi rilanciarla in modalità Definitiva).

Sulla procedura è possibile indicare una data, in formato GG/MM/AAAA, allo scopo di escludere le aziende cessate prima della data indicata. La data di cessazione che viene controllata è quella presente sul servizio Ditta – Abilitazione.
Vengono considerate anche eventuali aziende non presenti su Ditta – Abilitazione, nel caso in cui risultino inserite sul servizio Ditta – Azienda (ad esempio, aziende per le quali viene gestito soltanto il modello 770): per tali aziende non viene effettuato alcun controllo rispetto alla data di cessazione.

La procedura genera l’elenco delle aziende trattate: ‘RaccAtec25.pdf’ (formato pdf) e ‘RaccAtec25.csv’ (formato csv). Su entrambi gli elenchi sono riportate sia le aziende per le quali è stato attribuito il nuovo codice Ateco 2025, sia le aziende per le quali non è stato possibile attribuire il nuovo codice: su queste ultime, le colonne relative al codice Ateco 2025 e relativa descrizione, non risultano compilate.

L’avvaloramento automatico del codice Ateco 2025, partendo del codice Ateco 2007, viene effettuato sulla base di una “tabella di raccordo” ufficiale, fornita da Istat / Infocamere. Nel caso in cui, tramite la suddetta tabella, risulti possibile attribuire in automatico il nuovo codice Ateco 2025, questo viene riportato sul servizio Ditta – Azienda nella decorrenza valida rispetto al 1/04/2025 e su eventuali decorrenze più recenti (non vengono effettuate storicizzazioni).

Sulle aziende per le quali non risulta possibile attribuire automaticamente il codice Ateco 2025, occorre intervenire sul servizio Ditta – Azienda, per compilare il campo in questione. Il codice Ateco 2025 può essere selezionato dall’apposita finestra, la quale consente di effettuare la ricerca anche per “segmento descrizione”, ossia per una parola (o parte di una parola) che viene ricerca all’interno della descrizione.

Nel caso in cui la procedura venga eseguita più di una volta in modalità ‘Definitiva’, nei lanci successivi al primo non viene più modificato il campo ‘Codice ATECO 2025’ laddove risulta già compilato. In tale situazione, inoltre, sui report viene riportato un asterisco (‘*’) in corrispondenza dei casi in cui il campo in questione risulta già compilato, indicando sulla stampa il codice Ateco 2025 già presente nel campo e la relativa descrizione.

La nuova codifica ATECO 2025 entra ufficialmente in vigore dal 1/04/2025, tuttavia sono previste decorrenze diverse sui vari adempimenti. Per quanto riguarda la modulistica gestita in ambito Paghe, segnaliamo che:

  • Sulle CU/2025 inviate successivamente al 1/04/2025 è possibile continuare a riportare l’attuale codice attività Ateco 2007, come confermato dall’Agenzia delle Entrate ad Assosoftware). Di conseguenza, il nuovo codice Ateco 2025 sarà riportato sulle Certificazioni Uniche a partire dal prossimo anno (CU/2026).

  • Sulle denunce Uniemens, il codice attività (fino ad oggi Ateco 2007) viene riportato nella sezione relativa a collaboratori e amministratori. Secondo quanto indicato nella circolare Inps n. 71 del 31/03/2025, il nuovo codice attività Ateco 2025 deve essere indicato a partire dal 1/04/2025, anche in caso di reinvio di denunce relative a periodi pregressi. Con il presente aggiornamento, per le suddette denunce viene riportato il codice nuovo attività Ateco 2025 in luogo del precedente codice Ateco 2007.

  • Sulle denunce DMA-2 (ex-Inpdap), secondo quanto anticipato dall’Inps ad Assosoftware, dovrebbe essere riportato il nuovo codice attività Ateco 2025, in luogo del precedente codice Ateco 2007, a partire dalle denunce inviate successivamente al 1/04/2025, indipendentemente dal periodo di competenza. Con il presente aggiornamento, per le suddette denunce viene quindi riportato il codice nuovo attività Ateco 2025.

  • Sulle comunicazioni Unilav, è necessario continuare a riportare l’attuale codice attività Ateco 2007, come indicato nella documentazione tecnica presente sul sito del Ministero del Lavoro, relativa alla versione che entrerà in vigore in data 02/04/2025.

Per quanto riguarda le denunce Uniemens relative a collaboratori e amministratori, precisiamo che l’indicazione del codice Ateco 2025 (in luogo del codice Ateco 2007) interessa esclusivamente la generazione del file XML da inviare (procedura ‘Invio Telematico Uniemens’ o analoga funzione della nuova procedura ‘Gestione Mensile Paghe’).
Di conseguenza, NON occorre rigenerare i dati delle denunce Uniemens interessate, per ottenere l’indicazione del codice Ateco 2025. È invece necessario che, al momento della generazione del file XML delle denunce Uniemens, risulti compilato il campo ‘Codice ATECO 2025’ sul servizio Ditta – Azienda.
Nel caso in cui il campo ‘Codice ATECO 2025’ non risulti compilato al momento della generazione del file XML, in presenza di denunce relative a collaboratori e amministratori, viene emessa una segnalazione sulla stampa ‘uniemens-scartati’ (in ogni caso, il software di controllo delle denunce dovrebbe segnalare la mancanza del codice Ateco).

CODIFICA CP 2021

La nuova codifica della qualifica professionale CP 2021 sostituisce la precedente codifica CP 2011, utilizzata fino ad oggi per identificare le mansioni svolte dai dipendenti e dai parasubordinati.
Segnaliamo che la nuova codifica CP 2021 risulta molto più sintetica della precedente: mentre la codifica CP 2011 prevedeva oltre 7000 diverse mansioni, la nuova codifica CP 2021 ne prevede poco più di 800: in pratica, la nuova codifica ha un livello di dettaglio in meno rispetto alla precedente (5 livelli di dettaglio anziché 6).

Il nuovo codice qualifica professionale CP 2021 viene gestito sui seguenti servizi del ramo Paghe:

  • Dipendente – Inquadramento: il nuovo campo ‘Qualifica CP 2021’ è riportato nella sezione ‘Inquadramento contrattuale’. Nella stessa sezione si trova anche il precedente codice, adesso denominato ‘Qualifica CP 2011’. Entrambi i campi non sono obbligatori, comunque è consigliabile compilare il campo ‘Qualifica CP 2021’, così come in precedenza era consigliabile compilare il campo relativo alla codifica CP 2011.

  • Collocamento Telematico: il nuovo campo ‘Qualifica CP 2021’ è riportato nella sezione ‘Rapporto di lavoro’ ed è considerato obbligatorio a seguito del presente aggiornamento, in quanto è richiesto sulle comunicazioni Unilav inviate a partire dal 02/04/2025 (come più avanti precisato).
    In caso di inserimento di una comunicazione relativa ad un dipendente già presente sull’archivio Paghe (cessazione, trasformazione, proroga, riassunzione), nel campo ‘Qualifica CP 2021’ del Collocamento viene riportato il codice presente nel corrispondente campo del servizio Dipendente – Inquadramento.
    Sul Collocamento, i campi relativi alle precedenti codifiche della qualifica professionale (CP 2011 e CP 2001) sono gestiti sulla finestra ‘Dati Agg. 1’: precisiamo che, a seguito del presente aggiornamento, non è più necessario compilare il campo relativo alla codifica CP 2011 sulla finestra ‘Dati Agg. 1’, per quanto riguarda le comunicazioni inviate a partire dal 02/04/2025.

  • Uniemens - Dipendenti: il nuovo campo ‘Qualifica CP 2021’ è riportato nella sezione ‘Ulteriori dati’, insieme al precedente campo ‘Qualifica CP 2011’. Entrambi i campi vengono compilati automaticamente nella fase di generazione dei dati relativi alla denuncia Uniemens (operazione effettuata dalla procedura di elaborazione mensile), riportando il codice presente nei corrispondenti campi del servizio Dipendente – Inquadramento. Ricordiamo che, sulla denuncia Uniemens, il codice qualifica professionale NON è obbligatorio.

La codifica CP 2021 può essere gestita tramite la finestra ‘Tabelle’ → ‘Codici Qualifica CP 2021’, riportata nella parte sinistra del menù Paghe → Amministrazione del Personale. Precisiamo che la tabella dei codici CP 2021 risulta già precaricata e non dovrebbe essere necessario intervenire sui codici o sulle descrizioni presenti.

ATTENZIONE: È stata predisposta una procedura che consente di avvalorare automaticamente il nuovo campo ‘Qualifica CP 2021’ sul servizio Dipendente – Inquadramento, partendo dall’attuale codice qualifica CP 2011.

La procedura che effettua tale operazione è la seguente: Amministrazione → Amministratore dello Studio → Procedure di elaborazione e stampa → Raccordo codici da CP 2011 a CP 2021.

La procedura può essere eseguita in modalità Provvisoria (‘P’), in modo da generare soltanto l’elenco dei dipendenti trattati, oppure in modalità Definitiva (‘D’), per avvalorare effettivamente il codice qualifica CP 2021 (consigliamo di eseguirla prima in modalità Provvisoria e verificare l’elenco prodotto, poi rilanciarla in modalità Definitiva).

Sulla procedura è possibile indicare due DATE, entrambe in formato GG/MM/AAAA, allo scopo di escludere le aziende cessate e/o i dipendenti cessati prima della corrispondente data indicata sulla procedura:

  • per le aziende viene controllata la data di cessazione presente sul servizio Ditta – Abilitazione, rispetto alla prima data indicata sulla procedura;
  • per i dipendenti viene controllata la data di cessazione presente sul servizio Dipendente – Anagrafico, rispetto alla seconda data indicata sulla procedura.

Sia in modalità Provvisoria che in modalità Definitiva, la procedura genera l’elenco delle aziende trattate in formato pdf ‘RacQuaCP21.pdf’ ed in formato csv ‘RacQuaCP21.csv’. Su entrambi gli elenchi sono riportati sia i dipendenti per i quali è stato attribuito il nuovo codice CP 2021, sia i dipendenti per i quali non è stato possibile attribuire il nuovo codice: su questi ultimi, le colonne relative al codice CP 2021 e relativa descrizione, non risultano compilate.

L’avvaloramento automatico del codice CP 2021, partendo del codice CP 2011, viene effettuato sulla base di una “tabella di raccordo” ufficiale, fornita dall’Istat. Nel caso in cui, tramite la suddetta tabella di raccordo, risulti possibile attribuire in automatico il codice CP 2021, questo viene riportato sul servizio Dipendente – Inquadramento nella decorrenza valida rispetto al 1/04/2025 e su eventuali decorrenze più recenti (non vengono effettuate storicizzazioni).

Sui dipendenti per i quali non risulta possibile attribuire automaticamente il codice CP 2021, occorre intervenire sul servizio Dipendente – Inquadramento per compilare il campo in questione. Il codice CP 2021 può essere selezionato dall’apposita finestra, la quale consente di effettuare la ricerca anche per “segmento descrizione”, ossia per una parola (o parte di una parola) che viene ricerca all’interno della descrizione.

Precisiamo che non vengono riportati, sugli elenchi prodotti, i dipendenti sui quali NON risulta presente il precedente codice qualifica CP 2011. Sono inoltre esclusi, dagli elenchi prodotti, le aziende ed i dipendenti cessati prima delle rispettive date indicate nei parametri della procedura.

Nel caso in cui la procedura venga eseguita più di una volta in modalità ‘Definitiva’, nei lanci successivi al primo non viene più modificato il campo ‘Qualifica CP 2021’ laddove risulta già compilato. In tale situazione, inoltre, sui report viene riportato un asterisco (‘*’) in corrispondenza dei casi in cui il campo risulta già compilato, indicando sulla stampa il codice CP 2021 già presente nel campo e la relativa descrizione.

Per quanto riguarda l’indicazione della nuova codifica CP 2021, in sostituzione della precedente codifica CP 2011, sulle denunce e comunicazioni gestite in ambito Paghe, segnaliamo quanto segue:

  • Sulle denunce Uniemens, sezione Dipendenti, secondo quanto anticipato dall’Inps ad Assosoftware, il nuovo codice qualifica CP 2021 dovrebbe essere adottato a partire dal mese di competenza maggio 2025. Inoltre, il nuovo codice CP 2021 dovrebbe continuare ad essere non obbligatorio, al pari del precedente codice CP 2011. Su tale questione, tuttavia, occorre attendere le indicazioni ufficiali da parte dell’Inps.

  • Sulle comunicazioni Unilav, il nuovo codice qualifica CP 2021 sarà obbligatorio a partire dal 2/04/2025, in sostituzione del precedente codice qualifica CP 2011, secondo quanto indicato nella documentazione tecnica presente sul sito del Ministero del Lavoro, relativa alla versione che entrerà in vigore alla stessa data. Di conseguenza, sulle comunicazioni inviate a partire dal 02/04/2025 deve risultare presente il codice CP 2021.

Marzo 2025
(acred919)
NUOVE CODIFICHE ATECO 2025 / CP 2021

Come anticipato nell’aggiornamento Acred918 del 20/03/2025, entro la fine del mese di marzo rilasceremo la gestione delle nuove classificazioni ATECO 2025 relativa al tipo di attività e CP 2021 relativa alla qualifica professionale.

Relativamente alla nuova codifica delle attività ATECO 2025, in aggiunta alle indicazioni riportate nell’aggiornamento Acred918, segnaliamo quanto segue:

  • La nuova codifica entra ufficialmente in vigore dal 1/04/2025 (con alcune eccezioni di seguito elencate).

  • Sulle CU/2025 inviate successivamente al 1/04/2025 è possibile continuare a riportare l’attuale codice attività (codifica ATECO 2007), secondo quanto anticipato dall’Agenzia delle Entrate ad Assosoftware.

  • Sulle comunicazioni Unilav e sulle denunce Uniemens (sezione Autonomi), non è ancora stato confermato da quando dovrà essere adottato il nuovo codice attività ATECO 2025.

Per quanto riguarda la nuova codifica delle qualifiche professionali CP 2021, in aggiunta alle informazioni riportate nell’aggiornamento Acred918, precisiamo quanto segue:

  • Sulle denunce Uniemens, secondo le anticipazioni fornite dall’Inps ad Assosoftware, la nuova codifica sarà adottata a partire dal mese di competenza aprile 2025 (quindi per le denunce inviate a partire dal 1/05/2025); inoltre, l’indicazione della qualifica professionale dovrebbe rimanere non obbligatoria.

  • Sulle comunicazioni Unilav, la nuova codifica entrerà in vigore dal 2/04/2025 e l’indicazione della qualifica professionale continuerà ad essere obbligatoria. In merito alle comunicazioni Unilav, occorre sottolineare che il provvedimento ministeriale è stato emanato il 19/03/2025, senza che fosse stata fornita alcuna anticipazione ad Assosoftware in merito alla decorrenza della variazione.

Per entrambe le nuove codifiche, stiamo predisponendo delle procedure che compileranno automaticamente (laddove possibile) il nuovo codice partendo dal codice attuale, sulla base di tabelle di raccordo ufficiali:

  • La procedura che avvalorerà il nuovo codice attività ATECO 2025 sul servizio Ditta – Azienda, dovrebbe consentire l’avvaloramento automatico del nuovo codice in circa il 50% dei casi.

  • La procedura che avvalorerà il nuovo codice qualifica CP 2021 sul servizio Dipendente – Inquadramento, dovrebbe consentire l’avvaloramento automatico del nuovo codice in oltre il 90% dei casi.

Entrambe le procedure genereranno degli elenchi sui quali saranno riportati i soggetti per i quali è stato avvalorato automaticamente il nuovo codice e quelli per i quali non è stato possibile avvalorarlo.

Marzo 2025
(acred918)
NUOVE CODIFICHE ATECO 2025 / CP 2021

Comunichiamo che, entro la fine del mese di marzo, rilasceremo la gestione delle nuove classificazioni “ATECO 2025” relativa al tipo di attività e “CP 2021” relativa alla qualifica professionale.

La nuova codifica dei tipi attività “ATECO 2025” riguarda le aziende e sarà predisposta sul servizio Ditta – Azienda. Sullo stesso servizio, per il momento continuerà ad essere gestita anche l’attuale codifica “ATECO 2007”.

La nuova codifica delle qualifiche professionali “CP 2021” riguarda i dipendenti e sarà quindi predisposta sui servizi Dipendente – Inquadramento / Uniemens – Dipendenti / Collocamento Telematico. Sugli stessi servizi, per il momento continuerà ad essere gestita anche l’attuale codifica “CP 2011”.

Ulteriori indicazioni in merito alle nuove codifiche “ATECO 2025” e “CP 2021” saranno riportate nell’aggiornamento relativo al mese di marzo, il cui rilascio è previsto entro mercoledì 26 marzo.

Aprile 2023
(comunicazione
21/04/2023
)
CONTROLLO PROCEDURE / GESTIONE STAMPE

Segnaliamo che, con l’intervento effettuato in data 21/04/2023, è stato aggiornato il servizio per il controllo delle procedure. La nuova versione del servizio prevede alcune nuove funzionalità, oltre ad una nuova veste grafica.
Segnaliamo, inoltre, che è stata prevista una nuova funzionalità sul servizio di gestione delle stampe prodotte.

Il servizio per il controllo delle procedure è adesso denominato “Cruscotto elaborazioni schedulate” e si trova sul nuovo menù Strumenti (in alto a destra): quest’ultimo ha sostituito il precedente menù denominato Spool.
Sempre sul nuovo menù Strumenti è disponibile anche il servizio “Gestione stampe” (preesistente).
Infine, sul nuovo menù Strumenti è stato riportato il link alla pagina “Indice documentazioni” (preesistente).

Come in precedenza, i servizi “Cruscotto elaborazioni schedulate” e “Gestione stampe” sono disponibili anche sui menù “Procedure di elaborazione e stampa”. Precisiamo che, adesso, i menù “Procedure di elaborazione e stampa” si presentano con la stessa veste grafica del nuovo “Cruscotto elaborazioni schedulate”.
Il link alla pagina “Indice documentazioni” è riportato, come in precedenza, anche sui vari menù del ramo Personale.

CRUSCOTTO ELABORAZIONI SCHEDULATE
Il nuovo servizio “Cruscotto elaborazioni schedulate” prevede tutte le funzionalità che erano già disponibili sul precedente servizio, per quanto riguarda il controllo delle procedure lanciate dallo stesso Utente.
Come in precedenza, per controllare lo stato di avanzamento delle procedure, occorre cliccare sul pulsante “Aggiorna”.
Una volta che la procedura è terminata, è possibile gestire le stampe prodotte cliccando sul pulsante “Gestione stampe”, mentre per tornare all’elenco delle procedure occorre cliccare sul pulsante “Procedure di elaborazione e stampa”.

Ricordiamo che una procedura, subito dopo essere stata lanciata, rimane per alcuni secondi nella condizione “in attesa”, dopodiché passa alla condizione “in corso”, ossia viene effettivamente eseguita. Tuttavia, le procedure che fanno parte di uno stesso gruppo (elaborazioni mensili, adempimenti annuali, ecc.) vengono eseguite una alla volta: una procedura rimane perciò “in attesa” finché un’altra procedura dello stesso gruppo risulta “in corso” (anche se lanciata da un altro Utente).
Naturalmente, le procedure di uno stesso gruppo vengono eseguite nello stesso ordine in cui sono state lanciate.

Il nuovo servizio consente di controllare anche le procedure lanciate dagli altri Utenti.
Viene sempre visualizzata la procedura che risulta “in corso”, con l’indicazione dell’Utente che l’ha lanciata: l’Utente è riportato sulla colonna “Dati di evasione”, sotto la data e l’ora di esecuzione.
Se si desidera visualizzare tutte le procedure che risultano “in attesa”, comprese quelle lanciate da altri Utenti, occorre barrare la casella “Tutte le entrate” (in alto a destra). Così facendo, vengono elencate tutte le procedure “in attesa”, con l’indicazione degli Utenti che le hanno lanciate (l’Utente è riportato sulla colonna “Dati richiesta”).

Nell’elenco delle procedure “in attesa”, sulla colonna “Coda/Pri/Pos” viene indicata la “coda di attesa” (identificata da una lettera), la priorità assegnata (generalmente uguale a 5) e la posizione raggiunta nella coda di attesa (1 = prima posizione).
Come in precedenza, le procedure vengono eseguite una alla volta all’interno di ciascuna “coda di attesa”, secondo l’ordine con cui sono state lanciate. Ovviamente, le “code di attesa” sono relative al singolo ambiente di lavoro (singolo studio).

Il vantaggio del nuovo servizio è che ciascun Utente può controllare se ci sono delle procedure in corso o in attesa, comprese quelle lanciate da altri Utenti, ed in quale ordine saranno eseguite le procedure in attesa.

Precisiamo che gli utenti esterni (aziende clienti che accedono ai servizi a loro dedicati) possono controllare soltanto le procedure lanciate da loro stessi: non hanno la possibilità di vedere le procedure lanciate da altri utenti (interni o esterni).

GESTIONE STAMPE
Sul servizio “Gestione stampe” è stata modificata la funzione di download delle stampe e degli altri files prodotti.

Adesso, per scaricare una stampa in pdf o un file in qualsiasi formato, è sufficiente cliccare con il tasto sinistro del mouse sull’icona (freccia rivolta verso il basso): così facendo, la stampa o il file vengono scaricati secondo le modalità impostate sul browser (direttamente nella casella prefissata oppure facendo scegliere la cartella all’Utente).

Ricordiamo che, in precedenza, occorreva cliccare con il tasto destro del mouse su un’icona, dopodiché era necessario selezionare un’apposita voce dal menù (“Salva link con nome” / “Salva oggetto con nome”).

Luglio 2019
(acred728)
ELENCHI VOCI FISSE / VARIABILI

Con il presente aggiornamento, gli indici delle Voci Fisse e delle Voci Variabili (variazioni mensili) sono stati ulteriormente dettagliati, allo scopo di facilitare la ricerca delle voci che si intende utilizzare.
In particolare, sulle categorie che prevedono un numero elevato di voci è stato aggiunto un ulteriore livello di dettaglio.
A titolo di esempio, le ‘Assenze indennizzate’ (punto 1.2 nell’elenco delle Voci Variabili) risultano adesso suddivise tra: ‘Permessi e congedi indennizzati’ (1.2.1), ‘Congedo parentale ad ore’ (1.2.2), ‘Congedo di paternità’ (1.2.3), ‘Maternità facoltativa’ (1.2.4), ‘Assenze CIG / Fondo Integrazione’ (1.2.5), ecc.

Aprile 2018
(comunicazione
23/04/2018
)
RIPRISTINO PASSWORD

E’ disponibile un nuovo sistema di ripristino automatico delle password, che non richiede alcun intervento da parte dell’Amministratore (il soggetto che può accedere al servizio di definizione degli utenti).

Fino ad oggi, quando un utente smarriva o non ricordava la propria password, doveva necessariamente contattare l’Amministratore: quest’ultimo doveva attribuire una nuova password e comunicarla all’utente interessato; infine, al momento del primo accesso con la nuova password, l’utente doveva modificarla, impostando la sua password personale (a causa degli obblighi in materia di sicurezza).

Con il nuovo sistema, quando un utente smarrisce o non ricorda la propria password, può richiedere, in modo del tutto autonomo, l’invio di un “codice di sblocco” al proprio indirizzo e-mail. Tale codice consiste in un link “criptato”: cliccando su di esso, l’utente può impostare una nuova password ed accedere ai servizi.

L’unico requisito necessario, affinché il nuovo sistema possa essere utilizzato, è che l’Amministratore abbia preventivamente inserito gli indirizzi e-mail dei singoli utenti, sul servizio di definizione degli utenti.
Ovviamente, rimane sempre possibile continuare a seguire il vecchio metodo, ossia l’attribuzione di una nuova password da parte dell’Amministratore.

Ripristino tramite e-mail

Ricordiamo che, quanto un utente non ricorda la propria password, può effettuare un massimo di 6 tentativi di accesso, dopodiché viene temporaneamente “bloccato”: in tale situazione, quell’utente non può effettuare ulteriori tentativi (dallo stesso IP) fino al giorno successivo.
Per risolvere il problema, l’Amministratore deve attribuire una nuova password all’utente interessato: così facendo, viene anche rimosso il suddetto “blocco” e l’utente può nuovamente accedere al servizio; come già ricordato, al momento del primo accesso con la nuova password, l’utente deve modificarla.
Tramite il nuovo sistema di ripristino delle password, è possibile ottenere lo stesso risultato, senza che sia necessario alcun intervento da parte dell’Amministratore.

Come già detto, affinché il nuovo sistema di ripristino delle password possa funzionare, è necessario che l’Amministratore abbia inserito gli indirizzi e-mail dei singoli utenti.
L’indirizzo e-mail di ciascun utente deve essere inserito sul servizio Definizione degli Utenti dello Studio (menù Amministrazione → Amministratore dello Studio), in corrispondenza del campo ‘Indirizzo di Email’. Ricordiamo che si tratta di un campo preesistente, utilizzato per l’invio automatico di messaggi da diversi applicativi, tra cui l’Archiviazione Documentale.
Precisiamo che non vengono invece considerati i successivi campi ‘Indirizzo di Email mittente / destinatario’ (anch’essi utilizzati da alcuni applicativi, per funzionalità particolari).

Quando un utente, per il quale è stato inserito l’indirizzo e-mail dall’Amministratore, arriva ad esaurire i 6 tentativi di accesso, gli viene proposto l’invio di un “codice di sblocco” al suo indirizzo e-mail. Per maggiore sicurezza, all’utente viene mostrato l’indirizzo e-mail in questione, in modo che possa verificarne la correttezza, prima di confermare l’invio del codice di sblocco.
Se l’utente conferma che desidera ricevere il codice di sblocco all’indirizzo e-mail che gli viene mostrato, il sistema invia automaticamente un messaggio contenente il suddetto codice di sblocco: quest’ultimo consiste semplicemente in un link criptato (non decifrabile) sul quale l’utente deve cliccare per aprirlo nel browser (in alternativa, può fare un “copia e incolla” sul browser). Tramite questo link, l’utente accede ad un servizio che gli permette di impostare una nuova password, dopodiché può accedere agli applicativi.

Segnaliamo che, per maggiore sicurezza, ciascun codice di sblocco può essere utilizzato una sola volta: se l’utente smarrisce nuovamente la password (dopo averla modificata utilizzando un codice di sblocco), deve richiedere l’invio di un’ulteriore mail con un nuovo codice di sblocco.

Come già precisato, rimane comunque possibile utilizzare il precedente metodo di ripristino, consistente nell’assegnazione di una nuova password da parte dell’Amministratore: tale metodo va necessariamente adottato per tutti gli utenti sui quali non è stato inserito l’indirizzo e-mail.

Portale del dipendente

Il nuovo metodo di ripristino della password, risulta particolarmente vantaggioso per gestire gli utenti che accedono al Portale del Dipendente (considerando la frequenza con la quale tali utenti smarriscono le proprie password e contattano l’Amministratore).

Anche per gli utenti in questione, l’indirizzo e-mail può essere inserito direttamente sul servizio Definizione degli Utenti dello Studio, secondo le modalità precedentemente descritte.

In alternativa, è possibile recuperare l’indirizzo e-mail presente sul servizio ‘Dipendente – Anagrafico’: se, su tale servizio, risultano compilati i campi ‘E-mail 1’ o (con minore priorità) ‘E-mail 2’, l’indirizzo presente in tali campi può essere trasferito automaticamente sul servizio di definizione degli utenti.

Per trasferire l’indirizzo e-mail dall’anagrafico del dipendente al servizio di definizione degli utenti, occorre effettuare le seguenti operazioni:

  • Entrare sul servizio ‘Abilitazione Portale’, richiamare la ditta e aprire la finestra ‘Abilita / disabilita accesso ai dipendenti’: viene visualizzato l’elenco dei dipendenti, con l’identificativo utente e, dove presente, l’indirizzo e-mail rilevato dal servizio di definizione degli utenti. E’ quindi possibile verificare su quali utenti manca l’indirizzo e-mail necessario per il ripristino della password.
  • Tramite il suddetto elenco, è anche possibile individuare i dipendenti per i quali risulta presente un indirizzo e-mail sul servizio anagrafico, mentre lo stesso indirizzo e-mail non risulta presente nella definizione dell’utente: sui dipendenti che si trovano in tale condizione, viene riportata la segnalazione ‘NON ALLINEATO’. Precisamente, in presenza dell’indirizzo e-mail sull’anagrafico del dipendente, la segnalazione viene emessa quando nella definizione dell’utente non è presente alcun indirizzo e-mail, oppure è presente un indirizzo e-mail diverso da quello che si trova nell’anagrafico del dipendente (in questo caso, l’indirizzo visualizzato è quello presente nella definizione dell’utente, in quanto si tratta dell’indirizzo utilizzato per il ripristino della password).
  • se, nell’elenco, è presente la segnalazione ‘NON ALLINEATO’ su uno o più dipendenti, diventa possibile trasferire automaticamente gli indirizzi e-mail dal servizio anagrafico del dipendente al servizio di definizione degli utenti. A tale scopo, occorre selezionare l’opzione ‘Allinea indirizzo mail su dipendenti abilitati’ nella tendina in alto a destra, cliccando poi sul pulsante ‘Conferma’. Precisiamo che l’operazione di allineamento ha effetto esclusivamente sui dipendenti già abilitati ad accedere al Portale (ossia i dipendenti per i quali risulta già barrata la casella ‘Abilitato’, in quanto non è possibile abilitare nuovi dipendenti durante tale operazione).

Ricordiamo che la finestra ‘Abilita / disabilita accesso ai dipendenti’ viene utilizzata correntemente per abilitare nuovi dipendenti ad accedere al portale. In tale occasione, se è presente l’indirizzo e-mail sul servizio anagrafico del dipendente, lo stesso indirizzo viene riportato sul servizio di definizione degli utenti; in tale condizione, quindi, non occorre effettuare l’operazione di allineamento sopra descritta.
Nel caso in cui gli indirizzi e-mail vengano successivamente inseriti o modificati sul servizio anagrafico del dipendente, dopo che lo stesso dipendente è stato abilitato al Portale, allora diventa possibile (ed anche consigliabile) eseguire l’operazione di allineamento secondo le modalità sopra descritte.

Giugno 2016
(acred613)
INDICE DOCUMENTAZIONI – FUNZIONE DI RICERCA

Sulla finestra Indice Documentazioni, disponibile su tutti i menù della gestione Paghe, è possibile effettuare la ricerca automatica di una o più parole, al fine di facilitare l’individuazione delle documentazioni interessate.

Per effettuare la ricerca, una volta aperto l’Indice Documentazioni è sufficiente indicate la parola (o le parole) da ricercare nel campo previsto nell’apposito riquadro, cliccando poi su ‘Inizia Ricerca’.

Nel caso in cui vengano indicate più parole, la ricerca può essere effettuata in una delle seguenti modalità:

  • frase esatta (default), che individua i soli documenti nei quali è presente la sequenza esatta delle parole;
  • tutte le parole, che individua i soli documenti nei quali compaiono tutte le parole, anche se separate tra loro;
  • almeno una parola, che individua i documenti nei quali compare almeno una parola tra quelle indicate.

Se viene indicata una sola parola, non fa alcuna differenza quale modalità risulta selezionata.

Cliccando su ‘Inizia Ricerca’, viene presentato l’elenco dei documenti che soddisfano le condizioni richieste. Per ciascun documento, viene mostrata la parte di testo nel quale compare la parola (o le parole) richieste.
Dal suddetto elenco di documenti, cliccando sulla freccia verde in corrispondenza del titolo, si accede al documento stesso: in questo modo, rimangono evidenziate le parole ricercate e, nella parte in basso dello schermo, compare un riquadro che consente di spostarsi sulle varie occorrenze delle parole ricercate (frecce verdi su ‘Indietro’ / ‘Avanti’).

ATTENZIONE: tramite la funzione di ricerca disponibile su Indice Documentazioni, le parole indicate NON vengono ricercate all’interno delle documentazioni relative ai singoli contratti. Per effettuare la ricerca sulle documentazioni relative ai contratti, occorre accedere al punto 1.1 Aggiornamenti Mensili ed effettuare da qui la ricerca desiderata.

Settembre 2015
(acred583)
ESPORTAZIONE DATI PAGHE

Segnaliamo che, con i prossimi aggiornamenti, verranno aggiunti diversi dati sui files di esportazione relativi alla ditta ed al dipendente, generati tramite la procedura ‘Esportazione Dati Paghe’ (menu Amministratore Paghe).
Gli Utenti interessati possono richiedere anticipatamente i nuovi tracciati, inviando una mail all’assistenza.

Giugno 2013
(acred501)

Anticipiamo che, con i prossimi aggiornamenti, saranno rilasciate le seguenti gestioni:

  • nuova Denuncia Enpals, obbligatoria dalla competenza di giugno 2013 (denunce inviate nel mese di luglio);
  • nuove voci per la gestione dei Contratti di Solidarietà, nei casi di pagamento effettuato dal datore di lavoro;
  • aumento scaglioni ANF, con decorrenza dal mese di luglio 2013.
Giugno 2012
(acred468)

Anticipiamo che, entro la fine del mese di giugno, sarà rilasciato un ulteriore aggiornamento relativo a:

  • nuova gestione CIG, sulla base delle disposizioni Inps riportate nella circolare 13/2011, nel messaggio 7216/2012 e nel Documento Tecnico UniEmens versione 1.2.6 del 06/06/12; segnaliamo che la nuova gestione potrà essere applicata, dal mese di giugno, alla sola CIG ordinaria del settore industria;
  • sospensione dei versamenti per eventi sismici, sulla base del Decreto ministeriale 01/06/12, del D.L. 06/06/12 e della circolare Inps 85/2012; facciamo presente che la sospensione dei versamenti può essere ottenuta, in ogni caso, tramite appositi interventi da parte dell’Utente (in caso di urgenza, contattare l’assistenza);
  • aumento scaglioni ANF (decorrenti dal mese di luglio) e altre variazioni non incluse nel presente aggiornamento.
Novembre 2009
(acred386)
INDICE DOCUMENTAZIONI - NUOVA CLASSIFICAZIONE

Sulla finestra Indice Documentazioni, disponibile su tutti i menù della procedura paghe, è stata predisposta una diversa classificazione di alcuni argomenti, al fine di facilitare la ricerca da parte dell'Utente.
Diverse sezioni preesistenti (Inps / Irpef / Lavoro Autonomo / Gestione Mensile) sono state maggiormente dettagliate, aggiungendo ulteriori sottosezioni; inoltre, sono state create alcune nuove sezioni (Tfr / Presenze e Cedolini / Gestione Contabile), a loro volta suddivise in ulteriori sottosezioni. Sulle scadenze annuali (CUD / 770 / Autoliquidazione), le documentazioni relative agli anni precedenti sono state separate da quelle relative all'anno corrente.
Inoltre, la nuova impostazione dell'Indice Documentazioni prevede un descrizione più dettagliata delle informazioni presenti in ciascun punto dell'elenco, in modo da rendere più chiaro quali argomenti vi sono trattati.

Maggio 2006
(acred285)
NUOVA VERSIONE GRAFICA

Con il presente aggiornamento, viene rilasciata la nuova versione grafica dell'ambiente di lavoro, secondo quanto anticipato con la nostra comunicazione del 9 maggio 2006.

Occorre tenere presente che la nuova versione grafica richiede l'utilizzo di uno dei seguenti browser :

  • Explorer versione 5.5 o successiva
  • Netscape versione 7.2 o successiva
  • Firefox versione 1.5 o successiva

Ricordiamo che è opportuno visualizzare le animazioni che forniscono le informazioni relative al settaggio dei browser. Inoltre, sono disponibili alcune animazioni che illustrano il funzionamento dei servizi e delle procedure.
L'indirizzo a cui collegarsi per visualizzare le animazioni è stato comunicato con il messaggio del 9 maggio.

Tra le funzionalità previste nel nuovo ambiente grafico, segnaliamo le seguenti :

  • Una volta entrati su un servizio, è possibile spostarsi sugli altri servizi disponibili utilizzando le opzioni presenti nella parte sinistra dello schermo; spostandosi su alcune opzioni, compare un ulteriore livello di scelta dei servizi.
  • I pulsanti relativi alle varie operazioni da effettuare sui dati (Ricerca / Inserisci / Modifica / Storicizza / Elimina / ecc.) si trovano nella parte alta dello schermo: il loro funzionamento non è cambiato rispetto alla precedente versione.
  • Si possono lanciare le procedure e/o accedere alla gestione delle stampe rimanendo sul servizio su cui si sta lavorando, senza dover tornare al menù: è sufficiente cliccare su 'Procedure' nella parte sinistra del servizio.
  • Una volta lanciata una procedura, si accede automaticamente al servizio che controlla lo "stato di avanzamento" della procedura (in attesa o in corso): per verificare se la procedura è terminata, cliccare su 'Aggiorna'.
  • Nell'elenco delle procedure si trovano anche i servizi per la gestione delle stampe. Su tali servizi vengono memorizzate le opzioni di stampa impostate da ciascun Utente: selezionando nuovamente la stessa stampa (o comunque una stampa identificata con lo stesso nome, anche se derivante da un'altra elaborazione), vengono automaticamente predisposte le opzioni impostate in precedenza.

Per quanto riguarda il ramo Amministrazione del Personale, segnaliamo quanto segue :

  • E' possibile accedere all'indice delle documentazioni direttamente dai servizi, senza dover tornare al menù: a tale scopo, cliccare su 'Documentazioni' nella parte sinistra del servizio.
  • Per quanto riguarda l'accesso ai servizi, precisiamo che il ramo 'Ditta' comprende anche i servizi relativi all'anagrafico e alla definizione dell'azienda (in precedenza figuravano sul ramo 'Anagrafici Ditta').
  • Nel ramo 'Accessori' è stato incluso anche il servizio per la "personalizzazione" delle voci (in precedenza si trovava sul menù Amministratore Paghe). Ricordiamo che tale servizio può lavorare a livello di ditta o di dipendente e, relativamente alle voci, consente di modificare la descrizione che figura sulla busta paga.
  • Sul servizio 'Presenze', nella parte alta dello schermo sono tuttora disponibili i pulsanti per elaborare i Cedolini e per spostarsi sul servizio 'Orario'. Di conseguenza, sui servizi 'Cedolini' e 'Orario' rimane disponibile il pulsante per tornare sul servizio 'Presenze'. Ovviamente, è possibile spostarsi tra i servizi in questione anche utilizzando le opzioni presenti nella parte sinistra dello schermo.
  • I servizi e le procedure relative al modello GLA sono stati spostati sul menù Modelli Anni Precedenti, accessibile dal menù del modello 770. Ricordiamo che il modello GLA non è più in vigore a partire dall'anno di competenza 2005.